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Intolleranze alimentari

Stanchezza, irritabilità, mal di testa, svogliatezza cronica, ansia o depressione: tutti questi disturbi e altri ancora, possono essere causati da un’intolleranza alimentare, ossia una reazione del cervello al cibo che si mangia. La sensibilità cerebrale è spesso causata da cibi, ma può anche essere originata da sostanze inalanti e da prodotti chimici. Gli alimenti più comunemente sospettati sono quelli assunti più frequentemente ovvero, latte, frumento granoturco e i loro derivati.

L’intolleranza alimentare, o sensibilità cerebrale, può essere diagnosticata e trattata i test più comunemente usati sono: Il test kinesiologico Il digiuno e la dieta test

Il test citotossico. Il test sublinguale. Il test d’intradermoreazione. Personalmente eseguo il test kinesiologico, poiché è semplice, non invasivo, e vi sono prove concrete della sua validità. Questo test misura la forza muscolare prima e dopo l’influenza esterna di un determinato prodotto, se la forza muscolare rimane invariata, l’influenza è stata neutra, se diminuisce, l’influenza è stata negativa.

Una volta stabilito l’effetto che un determinato prodotto ha sul nostro organismo si decide in base all’individuo com’è meglio procedere, se eliminare per un periodo l’assunzione di un determinato prodotto o invece se diminuire in modo decisivo l’assunzione dello stesso.

Dopo circa due mesi di tempo si ripete il test per valutare se il nostro organismo ha ritrovato il suo equilibrio, ed eventualmente inserire di nuovo nella propria alimentazione in modo graduale tale sostanza.

Patrizia