l’ Ascolto Olistico
La tecnica definita Breathwork che si traduce come “lavoro con il respiro”, si può senza dubbio considerare una metodologia tra le più complete ed efficaci per iniziare un vero cammino di Crescita Personale.
Da un punto di vista olistico, (l’approccio su cui si basa tutto il lavoro di professionisti come il Counselor Olistico e/o l’Operatore Olistico), questa respirazione particolare che si effettua utilizzando il respiro “ad onda” e coinvolgendo dunque tutto il corpo; soprattutto la parte addominale ed il diaframma in modo pieno, circolare e consapevole, coinvolge contemporaneamente tutti i livelli dell’essere ora non più scissi (nella separazione che di solito si usa fare per comprendere la dimensione duale dell’esistenza) in mente, corpo, emozioni, anima.
Il respiro effettuato solo di naso o solo di bocca alzando la pancia durante l’inspirazione ed abbassandola nell’espirazione senza effettuare pause, produce immediatamente effetti come :
●forte liberazione emozionale
●rilascio delle tossine fisiologiche
●maggiore rilassamento psicofisico
●scarico delle tensioni e scioglimento dei nodi energetici
●maggiore produzione di endorfine e vitalità, maggiore energia
●sensazione di benessere e/o estasi, commozione, gioia, pace, leggerezza
●maggiore consapevolezza del proprio corpo, delle proprie emozioni, pensieri
●maggiore attenzione all’inconscio, alla propria voce interiore
●capacità di aprirsi ad altre dimensioni visibili ed invisibili
●capacità di aprirsi ad altre percezioni sensoriali
●accoglienza, integrazione, accettazione di varie parti di se, prima in contrasto
●capacità di sciogliere resistenze e liberare condizionamenti e corazze psicofisiche
Potrei andare avanti ed aggiungere anche sensazioni non sempre piacevoli che possono accompagnare l’esperienza di respirazione consapevole, come formicolii, leggeri crampi, tensione al plesso solare, pesantezza alla testa, timore di ciò che emerge, pianti liberatorii, percezioni “negative” di sé, ecc.. ma in realtà è impossibile descrivere tutti gli effetti che questo tipo di pratica può scatenare, perchè ogni individuo è un’energia diversa ed il respiro non fa altro che amplificare all’esterno ciò che vive interiormente la persona che sta respirando. Dunque ogni momento ed ogni respiro sarà diverso anche se praticato per più volte nell’arco della stessa giornata.
La persona che respira sentirà esattamente ciò che il suo stato di coscienza è pronto a fargli sentire, cioè ciò di cui ha bisogno per crescere nel Percorso verso la realizzazione dell’Anima.
Per facilitare questo ascolto è essenziale che colui che accompagna la seduta di Breathwork sia un Operatore Olistico o Counselor Olistico che ha conseguito una formazione non inferiore ad i tre anni presso una scuola dove si impara a lavorare nella Relazione d’Aiuto.
Una scuola molto valida è a mio parere il Master triennale in Counselor Olistico e Pedagogista Olistico promosso dall’Istituto di Bremologia Applicata. Qui si lavora essenzialmente su di sè, sui nostri contenuti ombra, per poi riuscire ad essere essenzialmente consapevoli di gran parte di noi stessi, della nostra personalità ma anche della natura della nostra anima, poiché requisito questo fondamentale per poter accompagnare l’altro verso un percorso evolutivo.
Inoltre vengono studiate ma soprattutto praticate materie fondamentali per il lavoro di Counselor come la Bioenergetica, Danzaterapia, Metafisica dell’educazione, Pedagogia Olistica, Tecniche di massaggio, Armonizzazione Famigliare, Aromaterapia, Colore dinamico, Programmazione Neurolinguistica, Fisica quantistica, Dialogo delle Voci, Respiro Consapevole e molte altre.
Tra queste, per me il Respiro Consapevole è la più completa per attivare efficacemente un processo di consapevolezza di grande profondità, che ha valore nel tempo in quanto i cambiamenti che sperimenta la persona che ha intrapreso questo percorso, sono spesso di una intensità che riguardano una trasformazione globale su ogni aspetto della vita e per certi versi fanno parte di una rinascita, di una nuova dimensione dove spesso si apre un’ascolto totale di sè, mentre prima vi era solo un’identificazione in ciò che mente e relativi condizionamenti decidevano.
L’ascolto corporeo si allarga ad i sintomi di malessere o vere e proprie sofferenze che vengono di volta in volta percepiti grazie al respiro, non più come nemici da combattere ma alleati da accogliere per comprendere i messaggi dell’Anima.
Il lavoro su di sé tramite il respiro, diventa quindi una slplendida opportunità di guarigione e di trasformazione di aspetti che in percorsi tradizionali basati esclusivamente sull’approccio mentale rischiavano di prolungarsi per anni e anni senza arrivare ad una qualche svolta.
Spesso cadiamo nella tentazione di identificarci con la propria mente, questo è facile. Ma noi siamo ben di più. Siamo collegati ad uno spirito universale ed un’energia intelligente che ci segue come una guida costante e fedele nei percorsi tortuosi della nostra esistenza e ci fa compiere azioni e scelte spesso decisive per nostra evoluzione.
Siamo qui per sperimentare la gioia, l’amore e la pace.
Siamo qui per amare noi stessi, gli altri, e per conoscere, per uscire dall’ignoranza cioè dall’inconsapevolezza.
Siamo qui per respirare la vita.
Elisabetta Torrini (Breathwork Practitioner-Pedagogista Olistico)