Respiro Circolare e Bambino Interiore
Il Respiro Circolare e Consapevole permette di contattare il Bambino Interiore
Osservo la pancia di mio figlio, di soli tre mesi, respirare. Il movimento è continuo, ritmico, profondo e rilassato. Si concentra tutto attorno la zona dell’ombelico. Il respiro è solo di naso, poiché questo è più che sufficiente essendo un respiro ampio e circolare, ovvero, senza pause.
E’ lo stesso respiro che “insegno” alle persone che arrivano da me in seduta di counseling, un respiro che loro, hanno perso come tutti noi. Perché? Cosa interrompe, blocca e rende a volte quasi inesistente il nostro respiro?
Perché il respiro di un adulto è diverso da quello di un neonato? E perché è importante per noi recuperarlo di nuovo?
Si respira pienamente quando stiamo bene, siamo felici e appagati. Quando la nostra vita scorre serena e tutti i nostri bisogni sono soddisfatti. Abbiamo un bel respiro, pieno, quando anche le nostre emozioni sono libere e non trattenute. Ci manca il respiro, invece, quando non siamo felici della nostra vita, siamo ansiosi o nella paura, a volte in preda all’angoscia, o semplicemente stressati cronici ed inconsapevoli di esserlo.
Il respiro, infatti, si modifica a poco a poco, via via crescendo e imparando a controllarci in nome di un bisogno ancora più forte di quello di respirare: quello di Amare ed essere Amati.
Se per un adulto sentirsi amato è una evidente necessità, per un bambino è essenziale come respirare, come la vita stessa. Purtroppo però si pensa che il bambino sia un contenitore da riempire (delle nostre schifezze) e non siamo nell’Ascolto di ciò che ci chiede realmente: solo Amore!
Per ottenere l’affetto dei genitori, da piccoli facciamo di tutto; per compiacere chi ci dovrebbe amare incondizionatamente, facciamo a meno un po’ alla volta di noi stessi, lasciando per la strada la nostra vera essenza, le qualità profonde della nostra anima, ed il nostro respiro pieno che significa libertà.
A scuola dobbiamo essere bravi bambini, a casa anche, di fronte ai parenti, agli amici, stare composti, non urlare, non disturbare, non esprimere la rabbia, né la gioia o eccitazione troppo forte, insomma: adeguarci alla piattezza, alla mediocrità, e ancor peggio, tamponare le situazioni di disagio dei “grandi”, che non sono cresciuti affatto.
Ogni modalità sgarbata, dura, autoritaria con la quale il bambino si confronta fin dai primi mesi di vita, è una violenza contro la sua persona. Il bambino ha bisogno di Fiducia a 360°, carezze, calore fisico, parole dolci e amorevoli, delicatezza e ascolto totale di ciò che è venuto ad insegnarci. Raramente vi è un ambiente educativo in famiglia, si tende più a coprire gli impegni giornalieri e pratici dei figli: mangiare, vestirsi, dargli cose materiali che però non gli servono se manca la relazione affettiva con i genitori.
Questa mancanza di armonia provoca inevitabilmente una limitazione graduale del proprio respiro. Per non parlare di contesti di abusi, violenza emotiva e fisica, manipolazione e traumi…
le persone che intraprendono un percorso con il Respiro Circolare e Consapevole, all’interno di una seduta di counseling, vogliono recuperare la felicità perduta, e questo è possibile.
E’ possibile tramite il respiro circolare entrare immediatamente in uno stato di coscienza particolare nel quale si contatta il proprio “Bambino Interiore”(spesso accade nel giro di pochi minuti) e dialogare con lui. Non importa “chiamarlo” o fare chissà quali tecniche particolari di regressione o ipnosi, non appena si entra in contatto con il nostro respiro profondo, sarà lui stesso (il bambino/a interiore) a “farsi vedere” in tutta la sua verità.
Lo stato in cui si trova il bambino interiore, è reale rispetto ai veri bisogni dell’individuo adulto che lo contiene. Esso mostra tutte le sue necessità; dalle paure bloccate e represse, alle limitazioni, alla gioia o la grande forza che l’adulto nemmeno sospettava di avere…insomma, è una grande scoperta ed è come fare un “viaggio della verità” semplicemente RESPIRANDO.
L’ Archetipo del Bambino Interiore è veramente potente e rappresenta la matrice del nostro vero sé. Questo bambino può essere vulnerabile o magico, in preda all’angoscia o nel pieno suo splendore… ma è e sarà sempre una guida preziosa, la vera ed unica guida per accedere alla nostra anima più profonda, incontaminata, pura e grandiosa.
Elisabetta Torrini